Intervista realizzata da RoadTvItalia all'assessore alla Mobilità e Sottosuolo Anna Donati in occasione della presentazione del Progetto Eco-Green per il lungomare di Napoli di Orange reEVOLution, venerdì 11 maggio 2012 presso la sala Nugnes del Comune di Napoli.
Presentazione del Progetto Eco Green per il lungomare di Napoli
Non possiamo ripensare proprio tutto il lungomare?
Venerdì 11 maggio 2012 alle ore 17 presso la sala Nugnes di via Verdi 35
Orange reEVOLution -cambiare se stessi per cambiare il mondo!- presenta il Progetto Eco- Green per il lungomare di Napoli
ed invita il sindaco, gli assessori, i consiglieri, le associazioni, i movimenti, i comitati ed i cittadini a partecipare all’assemblea pubblica.
Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa all'indirizzo segreteria.orangereevolution@gmail.com
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7 maggio 2012
7 maggio 2012
Progetto Eco-Green: Orange invita il Comune all'assemblea pubblica dell'11 maggio 2012
L’associazione “Orange reEVOLution- cambiare se stessi per cambiare il mondo!” ha proposto tramite la sua piattaforma web (gruppo Facebook e blog), un progetto di riqualificazione per il lungomare di Napoli, fondato sui principi della democrazia partecipativa, ed invita il sindaco Luigi de Magistris, gli assessori, i consiglieri, le associazioni, i movimenti, i comitati ed i cittadini a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà a Napoli in data 11 maggio alle ore 17.00 presso la sala Nugnes in via Verdi n.35, avente per tema “Progetto Eco-Green per il lungomare di Napoli”.
In qualità d'ideatrice della proposta e di presidente dell’associazione, chiedo cortesemente allo staff del sindaco se è possibile usufruire di una sala più ampia della sala Nugnes, dal momento che è prevista un’affluenza maggiore della capienza dell’ambiente gentilmente messo a disposizione dal presidente della commissione ambiente Carmine Attanasio.
Il progetto Eco-Green è un nuovo modello di riqualificazione della città, che punta ad un elevato livello di qualità della progettazione e dell’esecuzione delle opere, istituendo una sinergia unica tra istituzioni e cittadini.
Le linee-guida del progetto sono le seguenti:
1- -realizzare in luogo della strada asfaltata che divide la villa comunale dal marciapiede prospiciente sul mare, un sistema composto da pista ciclabile e verde pubblico con orti urbani annessi, e spazi architettonici ad uso di bar, ristorante, sala espositiva, mercato con prodotti biologici e campani, ufficio informazioni per il turismo, laboratori didattici per bambini e luoghi di ritrovo per giovani;
2- -ribaltare il concetto tradizionale dell’urbanistica, in modo che la viabilità ed il verde pubblico siano elementi permanenti del ri-disegno e gli spazi architettonici siano elementi temporanei, progettati nell’assoluto rispetto dei vincoli vigenti ed evitando accuratamente sia il cosiddetto “falso storico” sia il più pericoloso “effetto Disneyland” testimoniato dagli chalet realizzati dalle amministrazioni precedenti nella Villa comunale;
3- -la riqualificazione deve essere eseguita con materiali della bio-architettura e dell’ingegneria naturalistica, utilizzando tecnologie da fonti rinnovabili, il principio del “kilometro zero” ed un ciclo virtuoso dei rifiuti;
4- - la riqualificazione viene proposta attraverso gli strumenti del concorso di progettazione internazionale in due fasi, che dovrebbe fornire almeno 3 progetti vincenti, e subisce una successiva rielaborazione grazie all’intervento dei cittadini; nei laboratori di progettazione partecipata, vero cuore del progetto, i cittadini vengono informati delle potenzialità dell’area attraverso le immagini di altri lungomare e lungolago riqualificati, e sono liberi di fornire indicazioni progettuali, e proposte, assemblando e modificando gli elementi che compongono i progetti vincitori come mattoncini Lego;
5- -gli interventi sono eseguiti da una società istituita ad hoc con capitali derivanti a maggioranza da azionariato pubblico, in modo che i cittadini possano sentirsi attori del processo di trasformazione della loro città.
Nel corso dell’assemblea pubblica dell’11 maggio saranno mostrati alcuni esempi di riqualificazione di aree simili per caratteristiche a quella oggetto di studio.
Per vedere realizzato a Napoli questo progetto è necessario delineare in un documento preliminare alla progettazione l’impalcatura normativa ed i vincoli, entro i quali la creatività di cittadini e progettisti possa muoversi.
Con lo staff tecnico degli assessorati all’Urbanistica, alla Mobilità ed alla Democrazia Partecipativa ho avuto l’opportunità d’interloquire grazie al prezioso supporto dell’arch. Riccardo Festa, dal quale ho ricevuto l’importantissimo suggerimento di presentare il progetto come tema di una delle consulte per i Beni Comuni. Nel corso di tutti gli incontri ho ricevuto sinceri apprezzamenti per l'idea del progetto Eco-Green e resto sempre più convinta che un progetto che ripensi ad una parte di città, quella più bella ed appetibile, per sottrarla ad interessi particolari e restituirla pienamente alla collettività, deve necessariamente partire dal basso, da noi cittadini. Il percorso che proponiamo è articolato, ma assolutamente fondato sui principi di democrazia e partecipazione: assemblea pubblica, dialogo con le istituzioni ed acquisizione di indicazioni normative, concorso di progettazione e laboratori di progettazione partecipata aperti alla cittadinanza e promossi dalle associazioni, raccolta fondi con azionariato popolare per la gestione delle opere da realizzare.
In attesa di un gentile cenno d’adesione all’iniziativa, porgo i miei cordiali saluti.
Arch. Raffaella Forgione
In qualità d'ideatrice della proposta e di presidente dell’associazione, chiedo cortesemente allo staff del sindaco se è possibile usufruire di una sala più ampia della sala Nugnes, dal momento che è prevista un’affluenza maggiore della capienza dell’ambiente gentilmente messo a disposizione dal presidente della commissione ambiente Carmine Attanasio.
Il progetto Eco-Green è un nuovo modello di riqualificazione della città, che punta ad un elevato livello di qualità della progettazione e dell’esecuzione delle opere, istituendo una sinergia unica tra istituzioni e cittadini.
Le linee-guida del progetto sono le seguenti:
1- -realizzare in luogo della strada asfaltata che divide la villa comunale dal marciapiede prospiciente sul mare, un sistema composto da pista ciclabile e verde pubblico con orti urbani annessi, e spazi architettonici ad uso di bar, ristorante, sala espositiva, mercato con prodotti biologici e campani, ufficio informazioni per il turismo, laboratori didattici per bambini e luoghi di ritrovo per giovani;
2- -ribaltare il concetto tradizionale dell’urbanistica, in modo che la viabilità ed il verde pubblico siano elementi permanenti del ri-disegno e gli spazi architettonici siano elementi temporanei, progettati nell’assoluto rispetto dei vincoli vigenti ed evitando accuratamente sia il cosiddetto “falso storico” sia il più pericoloso “effetto Disneyland” testimoniato dagli chalet realizzati dalle amministrazioni precedenti nella Villa comunale;
3- -la riqualificazione deve essere eseguita con materiali della bio-architettura e dell’ingegneria naturalistica, utilizzando tecnologie da fonti rinnovabili, il principio del “kilometro zero” ed un ciclo virtuoso dei rifiuti;
4- - la riqualificazione viene proposta attraverso gli strumenti del concorso di progettazione internazionale in due fasi, che dovrebbe fornire almeno 3 progetti vincenti, e subisce una successiva rielaborazione grazie all’intervento dei cittadini; nei laboratori di progettazione partecipata, vero cuore del progetto, i cittadini vengono informati delle potenzialità dell’area attraverso le immagini di altri lungomare e lungolago riqualificati, e sono liberi di fornire indicazioni progettuali, e proposte, assemblando e modificando gli elementi che compongono i progetti vincitori come mattoncini Lego;
5- -gli interventi sono eseguiti da una società istituita ad hoc con capitali derivanti a maggioranza da azionariato pubblico, in modo che i cittadini possano sentirsi attori del processo di trasformazione della loro città.
Nel corso dell’assemblea pubblica dell’11 maggio saranno mostrati alcuni esempi di riqualificazione di aree simili per caratteristiche a quella oggetto di studio.
Per vedere realizzato a Napoli questo progetto è necessario delineare in un documento preliminare alla progettazione l’impalcatura normativa ed i vincoli, entro i quali la creatività di cittadini e progettisti possa muoversi.
Con lo staff tecnico degli assessorati all’Urbanistica, alla Mobilità ed alla Democrazia Partecipativa ho avuto l’opportunità d’interloquire grazie al prezioso supporto dell’arch. Riccardo Festa, dal quale ho ricevuto l’importantissimo suggerimento di presentare il progetto come tema di una delle consulte per i Beni Comuni. Nel corso di tutti gli incontri ho ricevuto sinceri apprezzamenti per l'idea del progetto Eco-Green e resto sempre più convinta che un progetto che ripensi ad una parte di città, quella più bella ed appetibile, per sottrarla ad interessi particolari e restituirla pienamente alla collettività, deve necessariamente partire dal basso, da noi cittadini. Il percorso che proponiamo è articolato, ma assolutamente fondato sui principi di democrazia e partecipazione: assemblea pubblica, dialogo con le istituzioni ed acquisizione di indicazioni normative, concorso di progettazione e laboratori di progettazione partecipata aperti alla cittadinanza e promossi dalle associazioni, raccolta fondi con azionariato popolare per la gestione delle opere da realizzare.
In attesa di un gentile cenno d’adesione all’iniziativa, porgo i miei cordiali saluti.
Arch. Raffaella Forgione
Terzo incontro col Comune. Riunione del comitato scientifico Orange
Raffaella Forgione, presidente Orange reEVOLution
27 aprile 2012
Secondo incontro col Comune
Carissimi Orange, oggi ho avuto il secondo incontro con l'ufficio dell'assessorato alla Mobilità, dove ho salutato l'assessore Anna Donati, che ci ha affidato ad uno dei suoi consulenti per la mobilità, l'arch. Russo; ho ricevuto il secondo importante apprezzamento per l'idea del progetto Eco-Green. Gli uffici del comune potranno fornire un documento preliminare come impalcatura normativa entro la quale possa muoversi la creatività di coloro che vorranno partecipare al concorso di progettazione che indiremo, e successivamente, ai laboratori di progettazione partecipata. Perfetta sintonia anche sull'idea di presentare in un'assemblea pubblica alcuni esempi di lungomare esistenti già riqualificati. Ritengo invece che l'idea di una mostra permanente vada studiata con i laboratori di progettazione partecipata, vero luogo di confronto per le idee e le proposte dei cittadini. Entro il rispetto della normativa vigente, e dei piani del traffico, dovrà innestarsi la partecipazione dei cittadini, ma dovrà essere una partecipazione vera. L'ho puntualizzato all'amicoRoberto Braibanti, che mi sta aiutando nel percorso istituzionale e che concorda con me su tutti i punti: il mio intento principale è dimostrare che un processo di democrazia partecipativa si può realizzare, ma questo significa che l'amministrazione dovrà fidarsi di più della capacità della cittadinanza attiva. Il progetto che ripensa ad una parte di città, quella più bella ed appetibile, per sottrarla ad interessi particolari e fare in modo che sia finalmente restituita alla collettività, deve partire dal basso e deve essere fondato sull'economia dell'azionariato popolare. Soprattutto è importante che l'assemblea pubblica alla quale speriamo intervengano tutti gli assessorati contattati resti un'elaborazione della nostra associazione e non ci sia il tentativo di etero-guidarla, altrimenti addio democrazia partecipata!!!! Domani un altro appuntamento importante, presso l'assessorato alla Democrazia Partecipativa, con l'assessore Lucarelli, affinchè sia realizzato il lungomare più bello e più eco del mondo a Napoli!
Raffaella Forgione, presidente di Orange reEVOLution
26 aprile 2012
Primo incontro col Comune
Carissimi Orange, oggi ho avuto un primo incontro con l'ufficio dell'assessorato all'Urbanistica ed ho ricevuto un primo sincero apprezzamento per l'idea del progetto Eco-Green, al punto che ho pensato di contattare anche l'assessorato alla democrazia partecipativa con il prof. Lucarelli, l'assessorato all'ambiente con on. Sodano, l'assessorato alla mobilità con la Donati e la soprintendenza con l'arch. Gizzi. La mia intenzione è quella di delineare l'impalacatura normativa entro la quale possa muoversi la creatività di coloro che vorranno partecipare al concorso di progettazione che indiremo, e successivamente, ai laboratori di progettazione partecipata. Vorrei che questo progetto fosse realizzato veramente, per cui è necesssario che rispetti la normativa vigente, ed i piani del traffico, e che siano interpellati gli assessorati competenti. Sul quadro normativo dovrà innestarsi la partecipazione dei cittadini, che proporranno idee e realizzaranno attraverso l'azionariato popolare la riqualificazione urbanistica dell'area, per la quale non sarà fondamentale il bilancio economico, ma quello ambientale e sociale. Si tratta di un progetto che ripensa ad una parte di città, quella più bella ed appetibile, per sottrarla ad interessi particolari e fare in modo che sia finalmente restituita alla collettività. In questi giorni proseguirò nella mia azione d'interlocuzione con le istituzioni, affinchè sia realizzato il lungomare più bello e più eco del mondo a Napoli!
Raffaella Forgione, Presidente di Orange reEVOLution
Il lungomare più bello e più ECO del mondo a Napoli!
Progetto eco-green per Napoli.
Non possiamo ripensare proprio tutto il lungomare???? E perchè no? I finanziamenti potrebbero venire da investitori privati, ma sarebbe bello un azionariato pubblico. Il progetto prevede una pista ciclabile, un percorso per il trasporto merci aperto soltanto ad auto e camioncini elettrici (come a Firenze), illuminazione con pannelli solari, un ristorante vegetariano con orto urbano annesso ed un bar etnico tutti costruiti con materiali eco-compatibili e della bio-architettura, laboratori per bambini, giardini e orti didattici, e tante altre cose ... La villa comunale si dovrebbe riunire al mare, e tutta l'area del lungomare dovrebbe diventare pedonale insieme a via Caracciolo.
E quando dicevo che sarebbe bastata una semplice inversione dei sensi di marcia ... utilizzando La proposta per una riqualificazione eco-compatibile dell'area del Lungomare posta accanto alla Villa comunale potrebbe essere elaborata in un laboratorio di progettazione partecipata, in cui coinvolgere la cittadinanza, e potrebbe essere portata in giunta comunale, raccogliendo 10.000 firme. Se il consiglio comunale l'approva allora la proposta potrebbe diventare una delibera comunale.
Dimenticavo la parte più difficile (come se l'approvazione del consiglio comunale non lo fosse!): vorrei che la gestione fosse della cittadinanza, su base di volontariato, come per il Pappice ... insomma mi accontento di poco!!! E non le troviamo 365 persone disposte a Napoli a dedicare un giorno all'anno per questa iniziativa che trasforma Napoli e la fa diventare la città più bella e più eco del mondo?
Allora davvero verrà tutto il mondo a vedere questo pezzo di Napoli UNICO e INSOSTITUIBILE! E se aggiungi il mare pulito e la scogliera riqualificata, Nizza ci fa un baffo!!!!!
Parliamone in un'assemblea pubblica.
Raffaella Forgione, Orange reEVOLution
Articolo relativo al progetto sul sito Il Faro Del Sud.net
10 aprile 2012