Stiamo cercando fondi per realizzare 22 DOUBLE TWO Siti Borbonici in Campania: la storia dimenticata.
Sostieni questo progetto didattico-culturale rivolto a giovani, turisti
ed amanti della Campania felix con una quota di 20,00 euro.
Link: http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2032.html
Riceverai l'invito al vernissage e sarai citato nel catalogo della mostra come sostenitore.
Pochi conoscono tutti i siti reali borbonici della Campania. Questa
mostra ne fisserà le immagini attuali e diventerà testimonianza storica. E' il primo passo per salvare alcuni siti, degradati e dimenticati.
La mostra si pone l’obiettivo di raccontare la bellezza e l'ingegno
architettonico dei 22 siti reali borbonici campani, per esaltarne la
capacità attrattiva dal punto di vista turistico, per educare i più
giovani a rispettare e valorizzare la storia ed i monumenti, ed infine
per evidenziare il ruolo di Napoli capitale del regno delle due Sicilie.
Le finalità di valorizzazione di questo straordinario patrimonio
monumentale e paesaggistico saranno raggiunte attraverso il doppio
registro dell’esposizione fotografica e della proiezione dei video, con
il coinvolgimento di turisti italiani e stranieri e di giovani campani,
che saranno fruitori e anche produttori della mostra.
La mostra evento "22 Double Two Siti Reali Borbonici in Campania – la
storia dimenticata" è prevista per i mesi di aprile e maggio 2013 nelle
sale del Palazzo Reale di Napoli e sarà composta da due sezioni:
- sezione espositiva con pannelli fotografici ed immagini riprese da fonti iconografiche ed archivistiche;
- sezione interattiva con video scelti attraverso un concorso per giovani di età compresa tra 16 e 24 anni.
Le didascalie dei pannelli ed i sottotitoli dei video recheranno la doppia lingua, italiano e inglese.
22 Double Two sta ad indicare il numero dei siti borbonici, ma anche il
doppio linguaggio fornito da immagini fotografiche/video contest, le
due tipologie di fruitori turisti/giovani, la doppia lingua usata
italiano/inglese per la dimensione locale ed internazionale
dell’argomento, e la storia duplice di Napoli capitale di un Regno e
città-simbolo del Meridione dimenticato.
Le residenze reali borboniche in Campania furono realizzate dai Borbone
di Napoli dal 1734 al 1861, come luoghi di abitazione o di breve
permanenza. La dinastia Borbone di Napoli, detta anche di Sicilia, fu un
ramo italiano della famiglia Borbone, casa reale del Regno di Napoli e
del Regno di Sicilia, divenuto a seguito dell’unificazione Regno delle
Due Sicilie.
Dopo l'unità d'Italia, alcune residenze furono utilizzate anche
dalla dinastia dei Savoia, come il Palazzo Reale di Napoli, mentre altre
furono abbandonate o destinate ad ospitare musei o sedi istituzionali
pubbliche. Alcuni siti reali versano oggi in pessime condizioni, come la
Real Delizia di Carditello, che fu fattoria modello ed esempio di
grande capacità imprenditoriale, ed addirittura del palazzo reale di
Cardito non v'è più alcuna traccia, ma noi li ricordiamo tutti: il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Capodimonte, la Reggia di
Portici, la Villa d'Elboeuf, la Villa Favorita, il Palazzo d'Avalos
nell'isola di Procida, la Tenuta degli Astroni, il Real Casino
di caccia di Licola Borgo, Il Real Palazzo di Venafro (un tempo in
Terra di Lavoro, in Campania, ed oggi appartenente alla provincia
d'Isernia), la Real Tenuta di caccia e pesca di Torcino a Ciorlano con
Capriati a Volturno, il Real Palazzo di Cardito, la Real Delizia di
Carditello, la Reale Tenuta di Persano, la Riserva di caccia di Fasano
di Maddaloni, la Tenuta di fagianeria in Piana di Caiazzo, la Real
Tenuta di Sant'Arcangelo, la Reggia di Caserta, il Casino del Belvedere
San Leucio, il Casino del Fusaro, la Reggia di Quisisana, la riserva di
caccia di Mondragone-Falciano ed il Casino di Demanio di Calvi.
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